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Libera di Essere

mercoledì 30 novembre 2011

Ritorno in Uganda - Return to Uganda



Sono passati nove anni da quando sono venuta in Uganda la prima volta. L' areoporto non è come lo ricordavo, una pista fatiscente e intorno il nulla. Ora è tutto nuovo con il suo bel tunnel, le sale d'attesa, l'aria condizionata e la macchinetta che ti prende le impronte digitali.
Ricordo che dopo l' 11 settembre in Italia volevano mettere questo controllo ma si gridò allo scandalo; qui nessuno scandalo, lo fanno e basta. Però penso, le cose sono davvero cambiate, il presidente Museveni ha fatto un buon lavoro.

Viene a prendermi Job con un amico e inizia il viaggio da Entebbe a Kampala, le prime strade soo belle grandi e con enormi rotonde erbose stile inglese, più ci si addentra nella città e più evidente è la trasformazione, già, ma non la trasformazione che mi aspettavo ma quella regressa ancora più triste di come l'avevo vista nel 2002 . La povertà è visibile e non puoi fare a meno di notarla, piccole bancarelle dove c'è scritto “store” ma che nulla hanno a che fare con dei negozi, il traffico è congestionato ed esiste un codice non verbale sulle precedenze, vecchie motociclette (piacerebbero a Fede) che trasportano tre persone e magri una ha pure dei grossi tubi nelle braccia che tiene rigorosamente alzate per non ferire nessuno. Bambini ovunque che giocano con la terra e ridono e le donne con i soliti grossi carichi sulla testa. Poi, poi quella terra rossa che ti entra nel naso, che si fa respirare e lì, vicino al ciglio della strada delle casupole con l'immancabile tetto di eternit e quella terra rossa sporca zeppa di detriti e una donna che scopa via quell'immondizzia davanti alla sua casa, assurdo? No per niente, nessuno è disposto ad avere la soglia di casa sporca e non importa se vivi in una scatola di quattro scassati assi di legno e un tentto ondulato e nocivo, la casa deve essere pulita!

Allora mi viene in mente un tizio che qualche mese fa diceva che i ragazzotti rivoltosi dell'Uganda sono solo dei teppisti e che in Uganda e nello specifico a Kampala, si sta bene. Sorrido tristemente, se la sua idea di bene è ciò che sto vedendo, allora, lui bianco milanese in Lombardia vive come Berlusconi, pieno di ricchezze. I pochi che non si fanno corrompere restano ai lati della strada vicino alla popolazione e mostrano a chi vuole vedere ciò che un paese, definito “ La Perla d'Africa” sia ancora uno dei paesi più poveri del mondo e dove l'icidenza di nuove categorie di mezzo alimentano questa povertà, che invece di diminuire rischia di aumentare.


Benvenuta in Uganda!!!!

Una grossa sorpresa mi aspettava a casa dei miei ospiti, la piccola nata da appena tre giorni ha ricevuto in dono il mio nome; no aspetta, io ho ricevuto in dono una piccola bimba che porta il mio nome, io sono la fortunata! Quindi benvenuta al mondo piccola Morena, spero che la tua vita ricca di allegria e felicità, sono certa che l'avrai poiché hai dei genitori straordinari che ti cullano e ti amano profondamente e una nonna che si cura di te come fossi una regina, le sue mani esperte ti trasmettono tutto il calore e la saggezza che solo le vecchie donne sanno fare, benvenuta Morena Angel!

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