Pensando

Pensando
Libera di Essere

lunedì 16 gennaio 2012

Una storia semplice

Maria è una ragazza come tante, nata in Uganda con una famiglia numerosa composta da 12 fratelli, madre e padre. Una madre forte e serena, una nonna insegnante. La mamma è una di quelle donne che apre sempre la porta di casa a chi chiede aiuto, per lei c'è sempre posto per un ospite che ha bisogno di un letto o un piatto di fagioli.Il padre dopo 12 figli abbandona la famiglia e si risposa (fantastici questi uomini). Maria conosce suo padre all'età di 12 anni quando è malato e sta per morire, lei non prova compassione nè amore e come fa ad amare chi non ha mai conosciuto?
Maria con la madre 80enne
Cresce grazie all'aiuto delle due donne di casa, la nonna e la mamma, e inizia la scuola, poi anche la nonna muore e Maria fatica a trovare i soldi per pagarsi gli studi e come tutte le bambine fa piccoli lavoretti per raccogliere un pò di denaro. Ma riesce anche grazie ai fratelli e sopratutto grazie al suo impegno che le fa ottenere una borsa di studio presso l'Università di Makerere, dove si laurea a pieni voti in Giornalismo.
Quindi parte per Londra dove trova lavoro come giornalista e lì incontra un ragazzo, come accade a tutte se ne innamora perdutamente e lui sembra adorarla, ma non è così. Nei due anni di relazione lui la tradisce continuamente e un bel giorno lei rimane incinta. Lui le fa sapere tramite sms che non ha nessuna intenzione di avere un figlio e poi non è sicuro della sua fedeltà, quindi il figlio potrebbe non essere suo.
Maria cade in uno stato depressivo grave, che la porta a non poter allattare la sua bambina, anche perchè, nel frattempo, le varie ragazze del suo amore, la chiamano tutti i giorni prendendola in giro e insultandola, costretta così a cambiare numero di telefono, email.
Decide di tornare in Uganda con la piccola Anna che è e rimarrà il suo unico amore, si ribocca le maniche e capisce che quel ragazzo non vale una sola lacrima e inizia a vivere per se stessa e per sua figlia.
La nuova condizione di ragazza madre e l'insegnamento di sua madre la fa avvicinare ad altre ragazze nella sua stessa condizione, le conforta, piange con loro, ma le aiuta anche a far capire che esiste una vita oltre l'uomo, che non è così necessario e che ci si può comunque realizzare.

Il piccolo negozio di Maria
Inizia così ad ospitare a casa sua una ragazza di 15 anni Awa rimasta incinta, cacciata di casa dai genitori, poi è il turno di Mamma Scidda, vedova che i suoceri hanno cacciato di casa con la sua bambina, e le storie continuano fino ad arrivare a ospitare quattro ragazze madri e 9 orfani, già Maria si occupa anche di loro.
Così la famiglia aumenta, lei è l'unica fonte di guadagno. Ha un piccolo negozietto a Kampala dove vende ricariche telefoniche e bibite, in questo modo riesce a pagare l'affitto della casa, il cibo e le tasse scolastiche. In realtà fino allo scorso anno era aiutata da una vecchia signora che purtroppo è morta e Maria non è più in grado di affrontare tutte le spese, quindi a cosa rinunciare? Per il momento le tasse scolastiche ma è disperata, perchè non vuole che i suoi figli crescano senza un istruzione e senza avere la possibilità di realizzarsi in un lavoro futuro.
Ma oltre a questa sorprendete vita, Maria non si ferma e crea la Ong SMOCSA (Single Mothers & Child Support Agency) dove accoglie ragazze madri in difficoltà, ragazze che possono andare da lei per un consiglio o anche solo per piangere, Maria non ha le possibilità economiche per potersi prendere cura di tutte e non può far altro che ascoltarle e sognare una grande casa dove ospitarle e dare modo a queste ragazze di rifarsi una vita, di tornare a scuola e realizzarsi nel lavoro, diventando così autonome per se stesse e per i figli. Ma questo è solo un sogno.

Quattro giorni fa è arrivata una nuova ospite, si chiama Salama ha 13 anni ed è orfana di entrambe i genitori, per quanto ci sia poco, Maria non riesce a lasciare in strada una ragazzina

Nessun commento:

Posta un commento